Mondo Dall'Era

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14 mar 2020

La Dall’Era Valerio riduce per una settimana l’orario di lavoro

Dal 13 al 20 marzo il rallentamento serve a contenere il Coronavirus a tutela dei nostri collaboratori

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La Dall’Era Valerio riduce per una settimana l’orario di lavoro

Nel rispetto delle ultime restrizioni, la Dall’Era Valerio riduce per una settimana l’orario di lavoro e il numero di collaboratori attivi in stabilimento. Malgrado le misure adottate dall’azienda per il contenimento del Coronavirus nei giorni scorsi, si rende opportuno e doveroso diminuire drasticamente la presenza del personale nei locali aziendali. La preoccupazione è di non mettere a repentaglio la sicurezza dei nostri lavoratori.

Le autorità pubbliche hanno imposto severe restrizioni in tutto il Paese, tuttavia il movimento delle merci rimane libero e le industrie possono continuare le attività nei reparti chiave solo adottando drastiche limitazioni. In ottemperanza alle delibere delle autorità governative italiane dei giorni scorsi, abbiamo applicato tutte le fondamentali regole di comportamento suggerite. Buone prassi che hanno aiutato il contenimento del Coronavirus, come il mantenimento della distanza di un metro da una persona ad un’altra, indossare le mascherine protettive fornite, lavare spesso le mani e utilizzare il gel disinfettante. Tutto ciò però non basta a debellare il contagio.

Scelta difficile ma necessaria

Dunque la produzione è garantita a ritmi ridotti, mentre il personale commerciale e amministrativo sta già lavorando in modalità smart working. Una scelta difficile ma necessaria per preservare la salute dei nostri lavoratori. Gli incontri con i clienti e i fornitori erano già stati rimandati se non strettamente necessari e nel caso fossero avvenuti dovevano essere adottate tutte le misure già descritte per il contenimento del virus. Infatti, anche al di fuori della vita lavorativa, tutelare noi stessi significa indirettamente proteggere gli altri. In particolare, è opportuno che le persone anziane non escano di casa.

 

La diffusione delle norme corrette di comportamento 

Per favorire la corretta e più ampia diffusione delle misure di contenimento, l’azienda ha divulgato da subito le norme di comportamento valide all’interno dello stabilimento come all’esterno. Regole che occorre rispettare ancora con più rigore. Il tutto per scongiurare la diffusione del virus che si manifesta con i tipici tre sintomi: febbre, tosse e difficoltà respiratoria, più raramente polmonite, stress respiratorio acuto e insufficienza renale. Chi ha avuto contatti con casi confermati di COVID-19 ha il dovere di non uscire di casa e sottostare alle disposizioni di quarantena imposte dalle autorità. Quindi, a questi lavoratori era già stato vietato di accedere ai locali aziendali. Chi presenta sintomi che potrebbero ricondurre al virus deve contattare il proprio medico curante. In ogni caso, prima di rientrare nella comunità aziendale quando la situazione sarà tornata alla normalità, chiunque dovesse mostrare anche lievi sintomi, dovrà contattare la direzione.

 

La volontà dell’azienda è la tutela dei lavoratori e dei clienti

La precisa volontà dell’azienda è tutelare i nostri lavoratori nel miglior modo possibile e parallelamente ridurre al minimo i disagi per i clienti. Il nostro senso di responsabilità ci impone l’obbligo di metter in sicurezza i lavoratori e le loro famiglie. Sarà nostro interesse e impegno riprendere le normali attività il prima possibile. Prima riusciremo a debellare il virus e prima potremo ritornare alla normalità.

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